Il Carnevale è il periodo durante il quale è permesso ogni tipo di divertimento e si può eccedere nel mangiare prima che inizi la Quaresima, dedicata alla penitenza per prepararsi alla Pasqua.
Deriva da antiche usanze pagane come i saturnali, e i lupercali. A seconda dei luoghi ha inizio a Capodanno, all'Epifania, o alla Candelora (2 febbraio) e culmina nei giorni definiti "grassi", dal giovedì al martedì prima delle Ceneri.
Viene festeggiato ovunque con balli, sfilate mascherate e divertimenti vari. Al Carnevale sono legate alcune maschere tipiche, caricature di vizi e difetti degli abitanti delle varie regioni italiane.

L'etimologia del termine carnevale è incerta: oggi dai più viene tenuto in considerazione carnem levare (da cui il siciliano carnalivari), prescrizione che fa divieto di mangiare carne durante la quaresima.
Questa festa prende le mosse da un'altra ben più antica, quella dei Saturnali, tipica festa dell'antica Roma, di origine pagana: durante i festeggiamenti in onore di Saturno era necessario darsi alla pazza gioia per favorire un raccolto abbondante e un periodo di benessere e felicità. In questo periodo di sette giorni si conducevano per la città carri festosi tirati da animali travestiti e il popolo si riuniva in grandi tavolate, cui partecipavano persone di diverse condizioni sociali e ci si abbuffava tra lazzi, danze e oscenità.
L'antica figura del re dei Saturnali ha continuato a vivere nella burlesca figura del re del carnevale: inizialmente impersonato da un uomo che veniva sacrificato per il bene della collettività, successivamente sostituito con un fantoccio di paglia.
A quest'ultimo, in Sicilia, venne dato il nome di Nannu e la sera del martedì grasso veniva arso in segno di purificazione e di rinnovamento.

La maschera è l'elemento che ha caratterizzato il carnevale ed essa aveva un preciso significato simbolico.
Il termine maschera, derivante dal longobardo mascka, significava larva, strega, demonio: rappresentava le anime dei trapassati che, evocati attraverso riti propiziatori, salivano sulla terra per auspicare un abbondante raccolto.
Gli antichi usavano la maschera anche nei trionfi, nelle pompe pubbliche, nei banchetti ed i pagani celebravano il fiorire della primavera, mascherati, con la libertà di rappresentare chiunque avessero voluto.
Più tardi l'uso di mascherarsi divenne molto in voga presso i cristiani.
Nel Medioevo le maschere comparvero per lo più come raffigurazione del buffonesco, impersonando nelle loro precipue caratteristiche lo spirito popolare e certi aspetti sociali tipici delle diverse regioni italiane.
Le maschere del periodo rinascimentale assunsero solo carattere artistico e soltanto nei secoli successivi divennero facile mezzo per coprire scandali ed intrighi. L' uomo mascherato divenne l'essere che egli stesso voleva rappresentare e tale egli appariva agli spettatori.
Con la commedia d'arte, che dalla metà del Cinquecento fino al Settecento rappresentò il più singolare fenomeno della storia teatrale, nacquero le famose maschere del teatro italiano, introducendo in scena ciò che poteva divertire il pubblico.
Il carnevale conobbe il periodo di maggior splendore, in tutta la Sicilia, verso la fine dell'Ottocento: era il tempo in cui la nobiltà divertiva se stessa e di riflesso il popolo che veniva estasiato dai festoni e decori che adornavano i carri nobiliari, simbolo di ricchezza ed abbondanza.

                         
il carnevale di cinisi rodolfo resterai per sempre nei nostri cuori Fabrizio De Andre - poeta immortale 11 settembre 2001 - per non dimenticare Postcards by Nakata Impastato.com firma il guestbook di Nakata Impastato