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Pino Manzella nasce a Cinisi,
in provincia di Palermo il 3 agosto 1951. Le sue
esperienze artistiche maturano fuori dai circuiti
ufficiali attraverso la frequenza assidua di musei
e gallerie d'arte in Italia e all'estero.
Nel clima fortemente politicizzato dei movimenti
giovanili degli anni Sessanta e Settanta, rivela
giàdalle prime opere, una particolare adesione
ai temi dell'emancipazione sociale e dell' impegno
culturale.
Studia Lingue e Letterature Straniere e si Laurea
all'Università di Palermo, dove gli viene
assegnata una borsa di studio per frequentare un
corso di perfezionamento a Parigi.
Intanto viaggia e disegna: Napoli, Roma, Firenze,
Venezia, Vienna, Praga, Berlino, Atene, Instambul,
New York, Philadelphia, Washington, sono le tappe
principali di un itinerario che ha sempre come punto
di riferimento l'odiatamata Sicilia, isola da cui
fuggire, isola a cui tornare.
La Sicilia, infatti, con i suoi eccessi di luce
e le ombre della sua storia, è il centro
ossessivo della sua ricerca artistica. Da qui il
duplice interesse per la luminosità e la
trasparenza del colore e per "quelle grafie
calligrafie minute e precise, di date e bolli sbiaditi"
(Francesco Carbone) del documento storico, testimonianza
e allegoria del lato oscuro della storia.
Espone dai primi anni Ottanta. Sue personali si
sono tenute a Bari, Venezia, Bad Bevensen, Hannover,
Lehrte, List, Giessen e in diverse località
siciliane. Numerose le collettive in Italia e all'estero.
Recenti le partecipazionialle fiere d'arte contemporanea
di Cremona, Forlì, Reggio Emilia. Sue opere
sono state pubblicate in alcune copertine della
collana Storia dell' editore Franco Angeli, nonchè
in pubblicazioni della Rubettino, Scirocco Edizioni
e per alcune produzioni discografiche.
Di lui, hanno scritto fra gli altri: Claudio Alessandri,
Vittoria Bellomo, Francesco Carbone, Carlo Alberto
D'Elia, Enzo Di Martino, Aldo Gerbino, Pino Giacopelli,
Alfredo Marsala Di Vita, Giuseppe Quatriglio.
Vive ed opera a Cinisi. |
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